IL PROMPT PERFETTO: LA GUIDA DEL CEO DI OPENAI PER OTTENERE RISPOSTE ECCELLENTI DALL’IA
Negli ultimi giorni, il CEO di OpenAI ha condiviso sui propri canali social un esempio di quello che definisce un “o1 Prompt” ben strutturato, ossia un input testuale pensato per ottenere dal modello AI una risposta precisa, utile e aderente alle proprie esigenze.
Questo schema, diventato virale tra appassionati di tecnologia e professionisti del settore, mostra come la qualità del prompt influenzi in modo determinante l’efficacia dell’output.
THE ANATOMY OF AN O1 PROMPT
L’immagine diffusa illustra, passo dopo passo, “The Anatomy of an o1 Prompt”, suddividendolo in quattro sezioni fondamentali:
GOAL (OBIETTIVO)
La prima parte definisce in maniera chiara e diretta lo scopo della richiesta.
Nell’esempio proposto, si richiede un elenco dei migliori percorsi escursionistici di media lunghezza entro due ore da San Francisco. Specificare l’obiettivo consente all’IA di orientare subito la ricerca nella giusta direzione.
RETURN FORMAT (FORMATO DI RISPOSTA)
Qui si stabilisce come deve essere organizzata la risposta, indicando i dati da restituire e il livello di dettaglio richiesto.
Il prompt chiede, per ogni escursione, informazioni come:
Nome ufficiale del sentiero
Indirizzi di partenza e arrivo
Distanza e durata
Tempo di percorrenza in auto
Elementi che lo rendono unico
Viene richiesto infine di fornire solo i primi tre risultati migliori.
WARNINGS (AVVERTENZE)
Un elemento spesso trascurato ma fondamentale: fornire avvisi o vincoli specifici.
Nell’esempio, si sottolinea la necessità di verificare l’esistenza reale dei sentieri, la correttezza dei nomi e la precisione dei tempi indicati. Questo riduce il rischio di errori o informazioni obsolete.
CONTEXT DUMP (CONTESTO AGGIUNTIVO)
Infine, viene fornito un background personale per affinare la risposta.
Il prompt include dettagli sulle preferenze dell’utente, sui percorsi già affrontati e sul tipo di esperienza desiderata, permettendo all’IA di escludere soluzioni ridondanti e suggerire alternative realmente rilevanti.
PERCHÉ È IMPORTANTE
La struttura condivisa dal CEO di OpenAI dimostra che un buon prompt non nasce per caso, ma segue regole precise di chiarezza, completezza e contestualizzazione.
In un’epoca in cui l’IA è uno strumento di lavoro sempre più diffuso, saper “parlare” correttamente con i modelli linguistici diventa una competenza cruciale per ottenere risultati professionali, accurati e personalizzati.